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Io sono napoletano
Raffaele Moccia, figlio di Partenope e autore del testo, immagina di parlare al denigratore-tipo raccontandogli la città di Napoli con amore e passione. Parole semplici ma efficaci, capaci di incidere nel cuore e nella mente di chi legge.
Racconta una Partenope che c’è da sempre ed è diversa da quella che finisce tra le cronache locali e nazionali. È la Napoli di una cultura fatta di storia e presente: quella del “caffè sospeso”, di un dialetto che non si è mai perso, di una libertà d’azione e di pensiero che vuole farsi strada tra i preconcetti, i pregiudizi... ma anche l’ineluttabile ironia di un intero popolo. Un refrain nostalgico, ma al tempo stesso ricco di una densità umana fuori dal comune.
Raffaele Moccia (Isidro Parodi su Facebook) ha scosso molte coscienze e il suo inno è diventato un Must sui Social Network.
Testo: Raffaele Moccia - Voce: Titta Calemme
Foto: Titta Calemme, Alessandro Calemme, Wolff Dotzler
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